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Durante la stagione invernale, specie tra i bambini, sono particolarmente frequenti gli episodi di tonsillite. Nella maggioranza dei casi questa infiammazione è di natura virale, mentre più raramente è di origine batterica. Distinguere un tipo dall’altro è importante perché la cura della tonsillite cambia a seconda che sia provocata da un virus o da un batterio. Scopriamo dunque che cos’è la tonsillite, i sintomi con cui si manifesta e come trattarla in base alla causa scatenante.

Quando si parla di tonsillite si fa riferimento a un’infiammazione a carico delle tonsille, ghiandole linfatiche di forma ovale situate nella gola, ai lati dell’ugola. Da bambini, le tonsille rivestono un ruolo di primo piano nella difesa immunitaria perché bloccano gli organismi patogeni con cui entrano in contatto evitando che raggiungano le vie respiratorie. Man mano che si cresce e che il sistema immunitario si irrobustisce, le tonsille tendono gradualmente ad atrofizzarsi. È per questo che la tonsillite è più frequente durante l’infanzia rispetto all’età adulta.
L’infezione si può trasmettere entrando in contatto con le secrezioni nasali o la saliva di una persona malata, con le microgocce che si diffondono nell’aria quando si starnutisce o si tossisce, ma anche portando le mani alla bocca o al naso dopo aver toccato superfici contaminate, senza averle prima lavate.
Nella maggior parte dei casi la tonsillite è provocata da infezioni virali, molte volte dovute a virus comuni, come quelli che causano influenza e raffreddore, ma può derivare anche da infezioni batteriche. Il batterio più spesso responsabile della tonsillite è lo Streptococcus pyogenes, ossia lo streptococco beta emolitico di gruppo A.
La tonsillite può manifestarsi con vari sintomi. Tra i più comuni ci sono:
fizkes/gettyimages.it
Generalmente, i sintomi della tonsillite batterica possono essere più severi rispetto a quelli di una tonsillite virale inoltre, come spiegano gli esperti, se la sintomatologia persiste oltre le 72 ore è probabile che sia causata da un’infezione di tipo batterico perché i sintomi di un’infezione virale, di solito, entro 72 ore spariscono da soli.
Il punto di riferimento, in queste situazioni, deve essere sempre il pediatra o il medico di base che sapranno fornirci tutte le indicazioni necessarie. In certi casi, se il medico ha il sospetto che si tratti di tonsillite batterica può valutare di procedere con un tampone faringeo e usare un test rapido per la ricerca del patogeno o prescrivere un esame colturale da svolgere in laboratorio.
Come anticipato, la cura della tonsillite cambia in base al fatto che sia virale o batterica. Vediamo insieme, dunque, il tipo di terapia previsto in entrambi i casi e i rimedi che si possono adottare.
Per la tonsillite virale in genere non ci sono trattamenti specifici. L’infiammazione tende a guarire in modo spontaneo in 7-10 giorni e la cura riguarda principalmente la gestione dei sintomi. Il medico potrebbe quindi prescrivere dei farmaci utili ad alleviare la febbre e il dolore. È inoltre importante riposare e assumere un’adeguata quantità di liquidi per mantenersi idratati.
In caso di tonsillite batterica, invece, il medico prescriverà un trattamento antibiotico che va protratto per tutto il tempo indicato e secondo le indicazioni fornite, anche se i sintomi svaniscono. Se la cura non viene seguita nella modalità corretta, infatti, l’infezione può peggiorare e causare possibili complicanze. Ricordiamo che gli antibiotici vanno usati sempre solo se prescritti dal medico.
In certi casi, inoltre, potrebbe essere consigliata la tonsillectomia, l’intervento di rimozione delle tonsille. Questa opzione può essere considerata, ad esempio, in caso di tonsillite ricorrente, tonsillite cronica (condizione che può derivare da una tonsillite acuta) o quando l’infezione non si risolve nonostante una corretta terapia. È una decisione che va valutata dallo specialista osservando con attenzione il caso specifico.
VioletaStoimenova/shutterstock.com
In genere, la tonsillite guarisce senza andare incontro a complicazioni, ma in alcuni casi un’infezione severa o non curata in modo adeguato può evolvere in una condizione più grave. Alcune possibili complicanze sono, ad esempio:
Non sempre è possibile prevenire la tonsillite, ma ci sono accortezze che ci possono aiutare. In particolare, è molto importante fare attenzione ad alcune norme igieniche e insegnarle anche ai più piccoli, tra cui:
Sapere come si manifesta la tonsillite e porre attenzione ai sintomi che possono indicare la presenza di questa infiammazione è molto importante. Sarà poi il medico o il pediatra a fornirci tutti i consigli necessari per affrontare al meglio il problema e a prescrivere le cure più indicate al nostro caso.
Allo stesso tempo, ricordiamo che prendersi cura di sé significa anche affidarsi a servizi di qualità, specifici per i propri bisogni. La nostra salute è un bene prezioso, per questo è opportuno investire su soluzioni come le polizze previste dai Piani Individuali di UniSalute, assicurazioni sanitarie sviluppate per esigenze mirate. Ogni polizza è studiata per una necessità precisa e permette di usufruire di check-up di prevenzione o di accedere a sconti rispetto ai prezzi di mercato.
E voi conoscevate la tonsillite e le terapie usate per trattarla?
FONTI:
issalute.it
humanitas.it
my.clevelandclinic.org
mayoclinic.org
Immagine in evidenza di miniseries/gettyimages.it
L’articolo Cos’è e come si cura la tonsillite: le terapie usate in caso di infezione virale o batterica sembra essere il primo su InSalute.
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