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La valvulopatia mitralica è una malattia cardiovascolare che colpisce la valvola mitralica, elemento che unisce l’atrio al ventricolo nell’area sinistra del cuore.
Questa infiammazione cardiaca può essere di natura congenita o degenerativa, e il suo decorso è – fortunatamente – abbastanza lento. Purtroppo però, come tutte le patologie di questa natura, nel tempo – e se trascurata – può portare a gravi conseguenze sulla salute dell’apparato cardiovascolare e dell’intero organismo.
Oggi approfondiamo le caratteristiche della valvulopatia mitralica, per comprendere meglio di cosa si tratta, come si diagnostica e come si può curare.
Con il termine “valvulopatie” si identificano tutte le malattie che colpiscono le valvole del cuore, causando un “difetto” che comporta, come conseguenza, problematiche del flusso sanguigno.
Nel cuore sono infatti presenti quattro valvole, che si aprono e si chiudono permettendo al flusso del sangue di circolare all’interno del muscolo cardiaco (tra atri e ventricoli) e all’esterno (tra ventricoli e arterie).
SDI Productions/gettyimages.it
Nella parte sinistra del cuore troviamo:
Nella parte destra del cuore, invece, sono presenti:
Se il difetto riguarda l’apertura della valvola, ci troviamo di fronte a una stenosi, se interessa invece la sua chiusura, si parla di insufficienza.
La stenosi e l’insufficienza possono essere isolate o combinate (steno-insufficienza); possono inoltre interessare una sola valvola, o più valvole contemporaneamente (valvulopatie composte). Vediamo la differenza nel dettaglio:
Tutte le valvulopatie possono poi essere di natura congenita o degenerativa:
Per entrambe le tipologie non è possibile attuare misure di prevenzione specifiche: è però molto importante, dal momento della diagnosi, adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata per mantenere il corpo in salute, ed effettuare i periodici controlli dal cardiologo di riferimento, che saprà indicare la terapia adatta, nonché consigliare – se necessario – l’intervento chirurgico correttivo.
Ora che abbiamo capito meglio cosa sono le valvulopatie, approfondiamo le caratteristiche di quella che colpisce in particolare la valvola mitrale.
Pur non essendo facile ricondurre la valvulopatia mitralica a cause specifiche, è possibile individuare i principali fattori di rischio e le condizioni che possono predisporre l’organismo a sviluppare questa problematica. Vediamo meglio a quali casistiche si fa riferimento.
Nel caso di patologia congenita non si sono, ad oggi, individuate cause precise: nella maggioranza dei casi, la valvulopatia si presenta associata ad altre problematiche, come ad esempio la sindrome di Marfan, una malattia del tessuto connettivo che colpisce diverse zone del corpo, tra cui le valvole cardiache.
Qualora la valvulopatia mitralica sia invece degenerativa, le cause possono essere di diversa natura.
Business/gettyimages.it
Tra le principali, si individuano:
Essendo una malattia con un decorso lento, i sintomi si presentano generalmente quando l’alterazione delle valvole pregiudica in modo significativo la funzionalità cardiaca.
Fino a quel momento, è possibile convivere anche per anni con una valvulopatia – sia congenita che degenerativa – senza che la patologia presenti particolari campanelli d’allarme né conseguenze: ovviamente questo dipende anche dallo stato di salute generale del paziente.
In generale, i principali sintomi che si manifestano sono:
Possono inoltre presentarsi sintomatologie minori, come:
wutwhanfoto/gettyimages.it
Inoltre, le valvulopatie modificano i rumori prodotti dai battiti cardiaci (detti toni) e del fluire del sangue: i battiti possono cambiare ritmo, timbro e intensità e il flusso può diventare più turbolento, producendo il cosiddetto soffio al cuore.
È proprio tramite l’ascolto dei rumori cardiaci che lo specialista di riferimento avrà i primi elementi per formulare una diagnosi, come vedremo di seguito.
Le conseguenze della valvulopatia dipendono dal tipo di difetto (stenosi o insufficienza) e dalla sua gravità. Generalmente, nel tempo gli effetti sul cuore e i rischi correlati possono essere:
Come vedremo successivamente, l’intervento chirurgico può diventare necessario proprio per evitare di arrivare alle conseguenze più gravi.
Il cardiologo, ascoltando i rumori e tenendo conto del quadro clinico generale del paziente, valuterà quindi se sono necessari gli esami che permettono di diagnosticare la valvulopatia mitralica, in particolare:
SerafinoMozzo/gettyimages.it
A seconda del decorso della malattia e dell’entità del danno che il flusso alterato sta provocando, si può procedere con diversi tipi di terapie, ed eventualmente con l’intervento di cardiochirurgia dedicato alla correzione del difetto:
Anche se le valvulopatie degenerative non possono essere prevenute, adottare uno stile di vita sano è fondamentale per preservare il benessere di tutto il sistema cardiocircolatorio: seguire un’alimentazione bilanciata, svolgere attività fisica costante, evitare il fumo, mantenere nella norma i livelli della pressione sanguigna, sono consigli sempreverdi.
Per preservare la salute cardiovascolare di se stessi e dei propri cari, specialmente qualora si presentino condizioni di valvulopatie congenite e disturbi cardiovascolari conclamati, è inoltre importante effettuare check up periodici: a tal proposito può essere utile sapere che esistono polizze assicurative, come Protezione Famiglia di UniSalute, che prevedono controlli dedicati alla salute del cuore, tra cui una visita cardiologica annuale gratuita.
E voi, conoscevate questa opportunità?
Fonti
issalute.it
humanitas.it
gavazzeni.it
dmsi.unich.it
asmn.re.it
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